Il Premio Paolo Consiglio è stato assegnato per il 2017 ex-aequo alla spedizione KISHTWAR SHIVLING dei trentini Silvestro e Tomas Franchini, Nicola Binelli e Luca Cornella e alla spedizione RIO TURBIO 2017 dei lombardi Luca Schiera e Paolo Marazzi.
Il Presidente Generale del C AI Vincenzo Torti e il Presidente Generale del CAAI Alberto Rampini hanno consegnato il Premio nel corso dell'Assemblea dei Delegati del CAI il 27 maggio a Napoli.
Due spedizioni molto diverse ma con alcuni importanti punti in comune: composte da giovani alpinisti, spedizioni leggere e a basso impatto ambientale, luoghi selvaggi e poco frequentati, realizzazioni di pregio alpinistico elevato e con l'utilizzo minimo di mezzi tradizionali.
KISHTWAR SHIVLING
Nuova ascensione sul Pilastro est del Kishtwar Shivling (5.780 mt, Kashmir Indiano).
Si tratta di una zona remota che ha comportato 7 giorni di avvicinamento e la
salita ha richiesto un duro bivacco e 22 ore effettive di scalata. La via è
stata aperta senza l’utilizzo di spit e sale sfruttando il punto debole della
parete su terreno perlopiù strapiombante, con un dislivello di 800 metri ed uno
sviluppo di quasi 1000 metri. Difficoltà dichiarate VIII A1 M4+
RIO TURBIO 2017
Obiettivo della spedizione è stata l’esplorazione alpinistica della valle del rio Turbio,situata in Patagonia a circa 150 km a
sud di Bariloche. Si tratta in una valle poco esplorata, dove è riuscita la scalata di una big waal di circa 1000 metri, il Cerro Mariposa.
Salita con mezzi tradizionali, terreno inesplorato e linea da disegnare, un'avventura
completa e totale in angolo sperduto dell'America del Sud. Il rientro in kayak
gonfiabili per 80 km sul torrente fino a El Bolsón completa il quadro per
un'avventura vera tutta vissuta in autonomia.
La motivazione del Riconoscimento recita:
Si ritiene che questi giovani alpinisti, già abbastanza
conosciuti nell’ambiente, con l’esempio di queste spedizioni, possano ispirare altri giovani a vivere l'avventura senza compromessi, in sintonia con uno stile
coniato dai grandi accademici del CAI, valorizzando con il sorriso sulle labbra
un po' scanzonato, tipico dei giovani, quei valori etici e morali del Club Alpino
Accademico, nei quali l'uomo è al centro e con la sua volontà, preparazione,
tenacia e determinazione si spinge fin dove può ai suoi limiti affrontando la
natura selvaggia, accettando i rischi in modo consapevole ma senza compromessi.
Dal 27 luglio al 18 agosto 2017 ogni giovedì a CAVALESE.
Gli Accademici BEPI PELLEGRINON, IVO RABANSER, ALESSANDRO GOGNA E ALESSANDRO BAU si raccontano e raccontano l'alpinismo dolomitico.
Il 10 agosto l'incontro è con PALMA BALDO, che porterà la sua esperienza di "Alpinismo al femminile".
Nell'allegato la locandida della manifestazione.
GUIDO MAGNONE nato a Torino ma vissuto in Francia divenne uno dei più forti alpinisti degli anni Cinquanta. Memorabile la prima salita al Fitz Roy.
Nel 2007 venne nominato socio onorario del CAAI.
Allegato un ricordo di Mauro Penasa (da Annuario CAAI 2012/2013)
http://www.montagna.tv/cms/41848/e-morto-guido-magnone-primo-alpinista-in-cima-al-fitz-roy/
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/una-vita-tra-arte-e-montagna.html
http://www.angeloelli.it/alpinisti/file/Magnone%20Guido.html
Una bella via di notevole sviluppo adatta anche per l’inverno.
Tracciato di sinistra nella foto. A destra Via Re...Spiro delle Streghe (relazione sul sito).
“Cose” di quel genere, quando si comincia a
scalare, si fatica a percepirle. E quel tipo di scalata, che nasce direttamente
dalla ricerca di un’avventura, non necessariamente legata al luogo e
all’altezza della parete, ma solo all’incertezza della riuscita e al non
modificare la roccia, non è per niente facile da capire.
di Samuele Mazzolini
http://www.mountainblog.it/redazionale/mind-games-un-piccolo-gioiello-trad-dalla-sabbia-romagnola/
NIVES MEROI e ROMANO BENET scrivono il loro nome nella storia dell’Alpinismo.
Primati alpinistici ma anche primati umani.
Si legge nel sito di Nives:
Nives e Romano, compagni di vita e di cordata, arrampicano insieme da oltre 20 anni.
Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti ad esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l'aria è rarefatta e, come è solita dire Nives, "dove ogni passo diventa uno sforzo di volontà". Un alpinismo by fair means, con uno stile leggero e pulito: senza l'ausilio di ossigeno supplementare, portatori d'alta quota e campi fissi. Uno stile pulito il loro, un confronto onesto con sè stessi e la montagna.
Aggiungiamo, uno stile prettamente accademico, che onora ancora una volta la loro appartenenza ed onora il CAAI che li annovera tra i propri soci.
Più che di una impresa si tratta del coronamento di un percorso di vita.
La stampa ed i siti specializzati danno ampio risalto a questo evento e ne confermano in modo unanime la portata. Ma anche la stampa generalista ne scrive diffusamente e questo ci dà il senso della coralità con la quale l’evento viene seguito, sicuramente anche per aspetti che vanno al di là di quello alpinistico.
Di seguito il link ad alcuni degli articoli più significativi. Vogliamo ancora porre l’accento sulla profonda umanità che emerge da questa storia, con la rinuncia di Nives alla corsa per la prima femminile dei 14 Ottomila nel 2009 per seguire Romano nella sua malattia e la ripresa nel 2012, di nuovo assieme, con grande coraggio del percorso interrotto, fino alla quattordicesima vetta (Annapurna, 11 maggio 2017).
Siete veramente grandi.
Il forte alpinista lombardo in un ricordo tratto dall’Annuario CAAI nr. 82 del 1983 e in un articolo pubblicato nel 2015 su GOGNABLOG, per gentile concessione.
Spedizione Alpinistica nel Pamir Alai
Karavshin – Valle di Kara Su
Small Asan (3900 m) Parete Ovest
Componenti:
Gianni Ghiglione (Sezione C.A.A.I.)
Marina Giordano Sezione di Novi Ligure
Roberto Romano Sezione di Novi Ligure
Gianfranco Patrucco Sezione di Novi Ligure
Montagna: Small Asan (3900 m)
Parete: Ovest
Quarto Torrione di Mondeval parete Sud
Via “L’uomo volante”
Dedicata a Dario Zanon BASE Jumper padovano caduto sulle montagne di Chamonix
PRIMI SALITORI:Francesco Leardi C.A.A.I.Gruppo orientale
Valerio Ranzato C.A.I.Camposampiero il 29/10/2016
Relazione completa nel file allegato.
un modesto riconoscimento all’Accademico Spiro Dalla Porta Xydias scomparso nel Gennaio del 2017
Francesco Leardi C.A.A.I. Gruppo Orientale
Francesco Moscato C.A.I. Padova
Giacomo Bergamin C.A.I. Cittadella
Valerio Ranzato C.A.I. Camposampiero
L’ itinerario attacca sulla perpendicolare della vertiginosa parete leggermente a sinistra di una spalla erbosa e segue la colata nera che si insinua tra grandi strapiombi gialli.
La relazione completa nel file allegato.
“Le sport n’est que l’une des époques de la vie d’un grimpeur: la passion de la montagne, elle, est au-dessus du déclin sportif “
L’accademico Georges Livanos in un ricordo di Giovanni Rossi e in una intervista di Paola Favero.
Livanos con Bruno Detassis
Sonia e Georges Livanos
Forse non tutti sanno che il profilo degli strumenti di ancoraggio in fessura conosciuti come friends è quello di una spirale logaritmica.
Il concetto veniva illustrato in modo semplice ed efficace già vent’anni fa da Ledo Stefanini sull’Annuario CAAI nr. 98.
Una interessante lettura per capire lo studio che sta dietro quello straordinario strumento che ci rende oggi piacevole e sicuro scalare fessure un tempo temibili.