Secondo quanto comunicato dalla Fondazione Montagna Sicura, sabato 8 febbraio si è verificato il crollo principale, nell’alto bacino della Brenva, seguito da altri minori nei giorni successivi, per una massa complessiva stimata in oltre 100mila m3 di ghiaccio.
La situazione, monitorata da tempo anche tramite immagini satellitari fornite da ESA Sentinel, era peggiorata drasticamente nei giorni immediatamente precedenti il crollo, con una accelerazione dello scivolamento della massa glaciale superiore ai 50 centimetri al giorno.
L’evento non ha coinvolto persone e non ha avuto ripercussioni in fondovalle ma conferma in modo evidente la situazione complessiva di fragilità del bacino della Brenva, dovuta in parte alla normale dinamica di scivolamento delle masse ma sicuramente anche aggravata dagli effetti del mutamento della situazione climatica degli ultimi anni.
Rimandiamo all’articolo webcam sulla Brenva pubblicato il 30 agosto scorso.
Per seguire da vicino la situazione dei ghiacciai e delle pareti nel bacino della Brenva clicca su Webcam sulla Brenva (immagini trasmesse in diretta).
A cura di Alberto Rampini
Presidente Generale