VAL GRANDE IN VERTICALE 2022
Luca Enrico traccia un consuntivo della sesta edizione – 3 e 4 settembre 2022
Il sesto raduno Val Grande in Verticale si è concluso domenica 4 settembre con la consueta estrazione dei premi che ogni anno gli sponsor ci donano. E in linea con le passate edizioni è stato uno dei momenti più belli e aggreganti, la fortuna magari non ha sempre baciato gli arrampicatori incalliti, con la vincita dei premi più tecnici ed ambiti, ma in fondo il divertimento sta anche nell’attendere con il fiato sospeso l’estrazione del biglietto di turno scoprendo poi di aver vinto un salame o un pezzo di toma, cosa per altro, a ben vedere, tutt’altro che male. Certo non tutti possono avere la fortuna del penultimo iscritto al raduno, a estrazione già peraltro iniziata: alla fine si è vinto uno dei premi più belli, la corda singola da 80m.
Prima di parlare di numeri e attività legate all’evento vale la pena soffermarsi su due aspetti importanti che hanno caratterizzato questa edizione e che sono legati entrambi in qualche modo con il nostro sodalizio: il coinvolgimento dei giovani nell’organizzazione e il ruolo dell’Accademico stesso nel Gruppo Valli di Lanzo in Verticale, organizzatore ufficiale della manifestazione.
Quest’anno abbiamo voluto e siamo riusciti a creare una bella squadra di giovani, alcuni residenti in valle, per l’organizzazione operativa durante l’evento. Tutto è filato alla perfezione, è stato uno dei raduni con l’organizzazione migliore, dove con grande responsabilità le persone si sono suddivise i compiti, dal montaggio e smontaggio delle aree di ritrovo, al presidio del punto di iscrizione e alla creazione dei pacchi raduno fino ad arrivare al momento dell’estrazione finale.
Tutti hanno lavorato per la causa senza anteporre, come purtroppo era avvenuto in passato con alcuni personaggi, le proprie ambizioni personali alla buona riuscita del raduno. Ma la cosa davvero importante è che gli stessi giovani sono quelli che si sono appassionati alle chiodature e richiodature in valle, venendo diverse volte con me e mio fratello e chiedendoci poi anche il materiale per riattrezzare ad esempio le soste di una famosa via di Sea.
Tra un turno e l’altro alcuni hanno anche arrampicato con il nostro socio Luciano Peirano, uno dei pochi accademici, insieme ai sempre presenti Franco Carbonero, Fabrizio Ferrari, Ugo Manera ed Alberto Rampini (spero di non aver dimenticato qualcuno), ad aver preso parte al raduno. Un vero peccato questo perché è in queste occasioni che sul campo si potrebbe dimostrare lo spirito accademico, cercando di trasmetterlo a quei giovani di cui tanto sentiamo la mancanza nel nostro sodalizio senza però di fatto fare mai nulla per attirarli. Una piccola nota polemica che vuole però essere uno spunto di riflessione per quanti ancora credono che l’Accademico debba continuare ad esistere, visto che oltretutto quest’anno l’ospite d’onore era Leonardo Gheza, uno tra i più promettenti alpinisti italiani che, nonostante la giovane età, è già accademico. Uno dei pochi purtroppo.
Tanto più che, e qui veniamo al secondo degli aspetti peculiari di questa edizione, l’Accademico è diventato il “principale azionista” del Gruppo Valli di Lanzo in Verticale. Da quest’anno infatti il gruppo si appoggia formalmente al nostro sodalizio. Un’operazione di “cambio societario” che io e mio fratello abbiamo fortemente voluto trasferendo la gestione del Gruppo dalle sezioni del CAI al nostro CAAI, in quanto abbiamo ritenuto che questo fosse l’unico modo per mettere al riparo lo spirito del raduno, preservando quello originario che consiste nel promuovere l’arrampicata favorendo il ripristino delle tante vie presenti in Val Grande e in Sea in particolare. Un particolare grazie va al nostro presidente Mauro Penasa e ad Alberto Rampini che hanno creduto in questo progetto che negli anni ha consentito di ridare vita a un vallone che, per tipologia e quantità di vie, è quasi unico, almeno nelle nostre Alpi Occidentali.
Venendo alla sesta edizione si può dire che, benchè il meteo sabato non ci abbia aiutati, la domenica ci siamo ripresi bene. Direi che in questa giornata c’è stato ancora più movimento rispetto all’anno scorso anche se globalmente c’è stata una lieve contrazione delle iscrizioni, proprio dovute al fatto che il tempo di sabato ha scoraggiato molti a salire. Si scalava ugualmente ma purtroppo quando le previsioni portano possibili piovaschi molti preferiscono non rischiare. La preserata a Cantoira in compagnia di Leonardo è andata molto bene, è stata una proiezione semplice, senza quell’autocelebrazione in cui troppo spesso noi alpinisti abbiamo il vizio di cadere. Un incontro con questo bravo giovane alpinista molto informale, quasi famigliare direi, tanto che tutti in sala si sono sentiti coinvolti da quei racconti, anche chi di alpinismo non ne pratica e forse manco sapeva dov’erano quelle guglie e pareti impossibili salite dal nostro ospite.
Il meteo ci ha graziato, a dispetto delle previsioni, il sabato sera lasciando svolgere, sul campanile di Chialamberto, lo spettacolo di danza scalata a cura dell’associazione “Evoluzionaria Vertical Dance”. Magari qualcuno potrà obiettare che poco c’entra con l’alpinismo duro e puro fatto di fatica, sofferenza e pericolo però poco importa, non è certo questo lo scopo del Val Grande in Verticale e questa serata ha visto un nutrito pubblico, circa 300 persone, tutte col naso all’insù a riminare quella danza acrobatica.
Per le attività più “arrampicatorie” e “di montagna” come sempre il corso trad della Scuola Nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti ha avuto un grande successo così come le due giornate di prova scalata per bambini (sabato, col tempo che davano, ci siamo quasi stupiti di vederne comunque così tanti) e la prova scalata per adulti neofiti, novità di quest’anno, partita un po’ in sordina ma che ha poi visto diversi iscritti dell’ultima ora. A tal proposito dobbiamo ringraziare le scuole di alpinismo che hanno permesso queste belle iniziative: la Scuola di Alpinismo Giovanile Lavesi, la Scuola di Alpinismo Ribaldone e la Scuola di Alpinismo Grosso. Senza dimenticare tutta la parte escursionistica realizzata grazie alla Scuola di Escursionismo Mentigazzi di Torino e al gruppo escursionistico del Cai Uget e Cai Lanzo. Un grazie quindi a tutti gli istruttori ed accompagnatori che hanno dedicato il proprio tempo libero per rendere vivo e ricco di iniziative il raduno.
E poi non possono mancare i ringraziamenti agli sponsor: alla Camp con Stefano Dalla Gasperina, a La Sportiva con Umbro Tessiore e sua figlia, a Ferrino, Edelrid, Grivel, Ortovox (un ringraziamento particolare va al nostro socio Giovanni Pagnoncelli che lavorando per Ortovox sono diversi anni che ci supporta), Wild Country, Mountain Sicks e Bshop, alle palestre di arrampicata Bside, Escape, Boulder Bar, Sasp, Cus Climbing, alla Libreria della Montagna, ai negozi, ristoranti, alberghi e B&B, a tutto lo staff di Cesarin e del Savoia. Un grazie particolare va anche ai comuni e ai loro sindaci e a Leo Gheza, nonché all’associazione Evoluzionaria Vertical Dance.