Convegno Nazionale CAAI – Genova 8 ottobre 2022
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Elenco degli interventi
0:00 - Saluto del Presidente Gruppo Occidentale, Fulvio Scotto
5:00 - Saluto del Sindaco di Genova, Marco Bucci
9:40 - Saluto del Presidente Generale CAAI, Mauro Penasa
L’ALPINISMO NIZZARDO, DALLA COSTA AZZURRA ALLE MARITTIME E OLTRE
19:50 - Dal De Cessole a Patrick Berhault – relatore Fulvio Scotto
33:40 - Intervento di Jean Gounand
45:25 - Il dopo Berhault – relatore Matteo Faganello
55:45 - Intervento di Stephane Benoist
PROFETI IN PATRIA, GLI ALPINISTI CUNEESI SULLE MONTAGNE DI CASA
1:04:20 - Relatore Michele Perotti
1:23:20 - Intervento di Cege Ravaschietto
LUPI DI MARE AMMALIATI DAI MONTI, L’ALPINISMO GENOVESE/LIGURE
1:32:50 - Relatore – Alessandro Gogna
2:10:20 - Relatore – Andrea Parodi
UNA PARETE TUTTA PER SÉ, APPUNTI DI ALPINISMO FEMMINILE
2:26:55 - Relatrice Linda Cottino
2:32:00 - Interventi di Betty Caserini e Alice Arata
ALPINISMO E ARRAMPICATA SPORTIVA
3:06:30 - Relatore Giovannino Massari
3:32:25 - Intervento di Matteo Gambaro
DAL GHIACCIO D’OC ALLA MODERNA SCALATA SU MISTO
3:47:30 - Piolet traction sulle montagne cuneesi – relatore Anselmo Giolitti
4:15:15 - Intervento di Massimo Piras
4:24:45 - Il Mercantour e le Alpi Apuane – relatore Matteo Faganello
4:49:50 - Intervento di Massimo Piras
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di Marco Conti - CAAI Gruppo Occidentale
Compito non semplice riassumere in quattro parole la lunga, quanto interessantissima giornata di sabato 8 ottobre, che ha caratterizzato il Convegno Nazionale del CAAI, nella splendida e sontuosa cornice del Palazzo Ducale di Genova, incastonato tra l’elegante Piazza Matteotti e la spettacolare Piazza De Ferrari, nel centro di una Genova pullulante di gente e di turisti in una veste più che mai estiva .
Sala meravigliosamente accogliente ed ovviamente al completo per una carrellata infinita di interventi, temi e personaggi dalle caratteristiche e dal temperamento più svariati.
Dalle parole di presentazione ed accoglenza del sindaco di Genova Marco Bucci, lui stesso con precedenti alpinistici quali uno Sperone della Brenva, all’attenta analisi introduttiva del Presidente Generale del CAAI, Mauro Penasa. Fra i tanti punti toccati, Penasa ha evidenziato l’attuale e piuttosto preoccupante situazione in cui si trova in particolare il nostro Gruppo, quello Occidentale per intenderci, all’interno del quale l’età media dei componenti è oramai attestata da tempo sopra i 60 anni, con scarsa partecipazione dei giovani, vuoi per il mancato interesse al sodalizio, vuoi per una lamentata scarsa apertura verso l’esterno e soprattutto verso le nuove generazioni. Questa realtà era già emersa ed era stata messa in evidenza nella precedente ed animata Assemblea di Gruppo tenutasi in Val Varaita lo scorso autunno, nata e voluta a seguito anche di un animato e combattuto “scontro” epistolare nell’estate precedente fra alcuni componenti del Gruppo.
Il convegno è poi entrato nel vivo del tema, con un excursus ampio e dettagliato, avviato dal nostro presidente di Gruppo Fulvio Scotto, che nel breve tempo disponibile, ha ripercorso la più pura e antica storia dell’alpinismo e dell’arrampicata sulle Alpi del Sud , narrando ed appoggiandosi ai ricordi di Gounand (intervenuto fra gli ospiti stranieri ) con tutto o quasi il panorama “nizzardo”. Sono seguite le imperdibili testimonianze storiche di Gogna con i nomi più rappresentativi del panorama ligure (Calcagno, Vaccari, Montagna, Villaggio, per citarne alcuni). La parola è poi passata ad Andrea Parodi, profondissimo conoscitore delle Alpi del Sud, con una carrellata infinita di luoghi e prime salite, fino alle generazioni più recenti. L’analisi attenta e allo stesso tempo più leggera e scanzonata dell’alpinismo cuneese è stata fatta dalla guida Michele Perotti con la testimonianza di uno dei suoi maggiori protagonisti di sempre: “Cege ” Ravaschietto.
Splendida e quanto mai eccezionale la parentesi “nizzarda” con la testimonianza diretta e le incredibili realizzazioni di Stéphane Benoist a rappresentarne i vertici dell’alpinismo non solo nizzardo ma direi internazionale (basti citare la sua candidatura a due Piolet d’Or e la vittoria nel 2014 per comprenderne lo spessore). Benoist ha chiaramente descritto con parole e immagini alcuni dei suoi innumerevoli exploit, dapprima sulle Alpi e poi sulle montagne più recondite del pianeta, sempre in stile alpino ed estremamente leggero, testimoniando ai presenti che la strada maestra per il grande alpinismo è tutt’altro che finita; spetta solo alle nuove generazioni perseguirne gli intenti nel pieno rispetto di un’etica rigorosa e rispettosa verso la storia e le nuove tecnologie a disposizione.
Si è poi “scesi” si fa per dire, alle strutture di valle ed al mondo dell’arrampicata moderna di alto livello con la storia e l’evoluzione della stessa nelle parole di un sempre innamorato “Giova” Massari, che ha evidenziato le interazioni tra alpinismo classico e arrampicata/alpinismo sportivo, fino ad arrivare alle ultimissime realizzazioni raccontate da Matteo Gambaro, dalle gare alle multipich di altissimo livello.
Non poteva mancare la parentesi tutta al “femminile” con la testimonianza di due splendide protagoniste dell’alpinismo italiano, la guida alpina Betty Caserini e la collega Alice Arata fresca di promozione; lungi dalla definizione, oramai considerabile sessista di “alpinismo femminile “come sottolineato un po’ polemicamente da una brillantissima Linda Cottino, relatrice per questo capitolo del convegno.
Infine la lunga, cavalcata “piccozze alla mano” fra le più interessanti goulotte e cascate delle Alpi meridionali, dal Monviso al Mar Ligure e giù fino alle Apuane, con gli interventi di Anselmo Giolitti, Massimo Piras e un brillantissimo Matteo Faganello, con le ultime e interessantissime realizzazioni nella zona del Mercantor, ai più misconosciute.
Sono poi scorsi fra un intervento e l’altro un apprezzato cortometraggio del filmaker (e speriamo futuro accademico) Gabriele Canu, girato durante l’apertura di una via nuova di misto assai impegnativa sulla citatissima parete nord-est dello Scarason, insieme ad Alice Arata e al suo compagno Pietro Godani, ed un secondo video di un altro ben noto filmaker, Alessandro Beltrame, sulla scelta professionale come Guida Alpina di Betty Caserini.
Il Convegno ha poi avuto un’appendice dopo cena, con la proiezione del film-tetimonianza “Cristobal Colon” su Gianni Calcagno in presenza della figlia Camilla. La serata si è arricchita con la presenza in sala del sempre prestigioso Kurt Diemberger (con un’intervista realizzata in diretta dal giornalista Ferruccio Repetti) che, da partecipante alla spedizione, ne aveva fatto le riprese filmate, un testimone assoluto dell’alpinismo più tradizionale in questi ultimi 50 anni.
Che dire per concludere? Banale, persino un po’ scontato ringraziare in primis tutti i partecipanti, quelli arrivati dai gruppi più lontani, centrali e orientali.. ma soprattutto un grazie al nostro presidente Fulvio Scotto per la mole di lavoro portata a termine dopo una lunghissima, interminabile maratona.
Vorrei chiudere con le parole di un caro amico, nonché presidente di una sezione CAI del cuneese, a riprova che lo sforzo di un convegno, quando ricco di contenuti vale sempre “la candela”…anzi!
“…Io da umile frequentatore di montagna e presidente della sezione Cai di M*……., ho avuto l'onore di partecipare al convegno dove ho imparato in poche ore più di quanto conoscessi di storia di alpinismo e di alpinisti…”
Grazie a tutti e grazie anche ad una bellissima Genova.
MontagnaTV - Convegno CAAI a Genova