Franco Miotto se n’è andato e con lui una testimonianza importante, e sempre più rara, di alpinismo di scoperta e di avventura, in poche parole di ALPINISMO ACCADEMICO nel suo significato più profondo
a cura di Alberto Rampini
Ci ha lasciati lo scorso 7 ottobre, all’età di 88 anni, un grande interprete dell’Alpinismo con la A maiuscola.
FRANCO MIOTTO è stato Accademico per tutta la vita, quando percorreva le selvagge montagne dell’Agordino seguendo le tracce dei camosci, quando poi ha salito per vie nuove estremamente difficili e “ruvide” le grandi pareti nascoste delle Dolomiti e quando infine, più anziano, è tornato ad inventarsi i “viaz”, percorsi di scrambling, come oggi si direbbe, di difficoltà tecniche in genere contenute ma sui quali non si attenterebbero mai a mettere piede i forbiti arrampicatori del grado tecnologico attuale.
Una figura quindi di passaggio, dal carattere certamente non facile, ma che merita di essere approfondita così come l’insegnamento del suo percorso di vita verticale.
Ne tratteggia bene le caratteristiche il ricordo firmato da Ledo Stefanini e pubblicato su altitudini.it FRANCO_MIOTTO_ricordato_da_Ledo_Stefanini_su_altitudini.pdf
Innumerevoli gli altri articoli scritti in ricordo del nostro socio.
Ne proponiamo di seguito una breve scelta
Franco Miotto ricordato su Lo Scarpone
Una bella intervista su intraigiarun.com
Un ricordo diverso. Di Adriano Bee su old.altitudini.it
Infine, perchè no?, Franco Miotto come viene presentato da un reputato sito generalista
Franco Miotto raccontato da Wikipedia
Un ricordo indiretto nelle parole dei pochi che hanno avuto la curiosità e il coraggio di andare a ripetere vie selvagge e dimenticate che portano la firma di Miotto
Ripetizione della Miotto-Bee al Burel per Ballico e Roverato su Planetmountain.com
Le pubblicazioni di Franco Miotto