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Club Alpino Accademico Italiano
Venerdì, 12 Maggio 2017 19:21

NIVES MEROI e ROMANO BENET scrivono il loro nome nella storia dell’Alpinismo.

Primati alpinistici ma anche primati umani.    

    

Si legge nel sito di Nives:            

Nives e Romano, compagni di vita e di cordata, arrampicano insieme da oltre 20 anni.

Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti ad esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l'aria è rarefatta e, come è solita dire Nives, "dove ogni passo diventa uno sforzo di volontà". Un alpinismo by fair means, con uno stile leggero e pulito: senza l'ausilio di ossigeno supplementare, portatori d'alta quota e campi fissi. Uno stile pulito il loro, un confronto onesto con sè stessi e la montagna.

 

Aggiungiamo, uno stile prettamente accademico, che onora ancora una volta la loro appartenenza ed onora il CAAI che li annovera tra i propri soci.

Più che di una impresa si tratta del coronamento di un percorso di vita.

La stampa ed i siti specializzati danno ampio risalto a questo evento e ne confermano in modo unanime la portata. Ma anche la stampa generalista ne scrive diffusamente e questo ci dà il senso della coralità con la quale l’evento viene seguito, sicuramente anche per aspetti che vanno al di là di quello alpinistico.

Di seguito il link ad alcuni degli articoli più significativi. Vogliamo ancora porre l’accento sulla profonda umanità che emerge da questa storia, con la rinuncia di Nives alla corsa per la prima femminile dei 14 Ottomila nel 2009 per seguire Romano nella sua malattia e la ripresa nel 2012, di nuovo assieme, con grande coraggio del percorso interrotto, fino alla quattordicesima vetta (Annapurna, 11 maggio 2017).

Siete veramente grandi.

 

http://www.planetmountain.com/it/notizie/alpinismo/nives-meroi-e-romano-benet-in-vetta-all-annapurna-il-loro-14-ottomila.html

 

http://www.repubblica.it/sport/vari/2017/05/11/news/nives_meroi_romano_benet_prima_coppia_su_tutti_ottomila-165156761/

 

http://www.corriere.it/cronache/17_maggio_12/nives-romano-coppia-record-4ce08fdc-3683-11e7-94ce-afebf1f6f61a.shtml?refresh_ce-cpù

 

http://www.corriere.it/cronache/17_maggio_11/nives-meroi-romano-benet-prima-coppia-ad-aver-scalato-tutti-14-ottomila-alpinismo-c06394d2-361e-11e7-94ce-afebf1f6f61a.shtml

 

http://www.lastampa.it/2017/05/12/societa/montagna/alpinismo/un-amore-da-metri-nives-e-romano-conquistano-lannapurna-9blu2B62AisnTRmnxYQe8M/pagina.html

 

http://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/nives_meroi_e_romano_benet_hanno_raggiunto_vetta_annapurna-2433152.html

 

 

Giovedì, 04 Maggio 2017 22:36

Il forte alpinista lombardo in un ricordo tratto dall’Annuario CAAI nr. 82 del 1983 e in un articolo pubblicato nel  2015 su GOGNABLOG, per gentile concessione.

Mercoledì, 05 Aprile 2017 23:02

Spedizione Alpinistica nel Pamir Alai

Karavshin – Valle di Kara Su

Small Asan (3900 m) Parete Ovest

Componenti:

Gianni Ghiglione (Sezione C.A.A.I.)

Marina Giordano Sezione di Novi Ligure

Roberto Romano Sezione di Novi Ligure

Gianfranco Patrucco Sezione di Novi Ligure

Montagna: Small Asan (3900 m)

Parete: Ovest

Mercoledì, 22 Marzo 2017 22:34

 

Quarto Torrione di Mondeval parete Sud

Via “L’uomo volante”

Dedicata a Dario Zanon BASE Jumper padovano caduto sulle montagne di Chamonix

 

PRIMI SALITORI:Francesco Leardi C.A.A.I.Gruppo orientale

                                Valerio Ranzato C.A.I.Camposampiero il 29/10/2016

Relazione completa nel file allegato.

Tracciato della Via Luomo volante Quarto Torrione di Mondeval

Mercoledì, 22 Marzo 2017 22:03

Via il “Re…Spiro” delle streghe

un modesto riconoscimento all’Accademico Spiro Dalla Porta Xydias scomparso nel Gennaio del 2017

Ultimata nel 2017 e aperta in più riprese da

Francesco Leardi         C.A.A.I. Gruppo Orientale

Francesco Moscato     C.A.I. Padova

Giacomo Bergamin     C.A.I. Cittadella

Valerio Ranzato           C.A.I. Camposampiero

L’ itinerario attacca sulla perpendicolare della vertiginosa parete leggermente a sinistra di una spalla erbosa e segue la colata nera che si insinua tra grandi strapiombi gialli.

La relazione completa nel file allegato.

La parete del Pubel con il tracciato della viaarch.Leardi

Da sinistra monte Pubel Strada Valstagna Foza monte Cornone Sasso Rossoarch.Leardi

 

 

 

 

 

 

 

Martedì, 24 Gennaio 2017 20:54

“Le sport n’est que l’une des époques de la vie d’un grimpeur: la passion de la montagne, elle, est au-dessus du déclin sportif “

 

L’accademico Georges Livanos in un ricordo di Giovanni Rossi e in una intervista di Paola Favero.

Livanos con Bruno Detassis

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                                                            Sonia e Georges Livanos

 

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Mercoledì, 18 Gennaio 2017 18:43

Forse non tutti sanno che il profilo degli strumenti di ancoraggio in fessura conosciuti come friends è quello di una spirale logaritmica.

Il concetto veniva illustrato in modo semplice ed efficace già vent’anni fa da Ledo Stefanini sull’Annuario CAAI nr. 98.

Una interessante lettura per capire lo studio che sta dietro quello straordinario strumento che ci rende oggi piacevole e sicuro scalare fessure un tempo temibili.

Friends in Paradiset

Mercoledì, 28 Dicembre 2016 19:06

“Quello che Casimiro ha fatto in Patagonia può benissimo essere ripetuto altrove, quando un certo ambiente di montagna entra di prepotenza nel cuore e riesce facile spendere tutto per esso”

Renato Frigerio

Martedì, 06 Dicembre 2016 22:25

BIVACCO TEMPORANEAMENTE INAGIBILE -  Settembre 2024 pdfLeggi qui il comunicato

Il Bivacco Ettore Canzio è situato alla quota di 3.818 mt,
all’estremità orientale del Colle delle Grandes Jorasses, tra la Calotte de
Rochefort e la Punta Young delle Grandes Jorasses.

Appartiene al Club Alpino Accademico Italiano e ricorda
Ettore Canzio, fondatore e primo presidente del CAAI. Venne posizionato nel
1961, al posto di un precedente bivacco (Bivacco Città di Monza) installato nel
1950 e misteriosamente precipitato sul versante italiano poco più di un anno
dopo.

E’ un classico bivacco a botte, in legno rivestito di
lamiera, con base di 3 x 3 mt e altezza max di 3,5 mt e può ospitare 8 persone
su tavolato con materassi e coperte.

Altre informazioni sul bivacco e sull'accesso

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Un tempo raggiungibile con percorso complesso e non facile
dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, viene ora raggiunto
esclusivamente dal Rifugio Torino attraverso la Cresta di Rochefort, per
continuare il giorno successivo con la Cresta Ovest delle Grandes Jorasses, che
si attacca giusto dietro il bivacco. La traversata Cresta di Rochefort-Cresta
Ovest della Grandes Jorasses è una delle più classiche ascensioni dell’intero
gruppo del Monte Bianco, straordinariamente panoramica e di moderata difficoltà
su terreno misto, per quanto impegnativa per lunghezza, quota e severità
dell’ambiente.

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Il Bivacco, che rappresenta un punto d’appoggio di
particolare utilità e importanza sotto il profilo della sicurezza delle cordate
impegnate nella traversata, è stato oggetto di lavori di manutenzione
straordinaria già nel 2012 e poi nel 2016. Una squadra composta dal socio Carlo
Barbolini, dal socio e guida alpina Beppe Villa coadiuvati da Claudia
Baldini e Carlo Matteucci, ha effettuato in ottobre lavori di consolidamento
della massicciata basale e rifissaggio di parti della copertura in lamiera
zincata. Il bivacco è stato anche verniciato esternamente con prodotto
specifico anticorrosivo bicomponente con catalizzatore. E’ stato scelto il
colore RAL 6037 (verde intenso) che assicura particolare resistenza ai fattori
ambientali e maggiore visibilità al bivacco anche in condizioni meteo avverse.

 

 

 

Sabato, 03 Dicembre 2016 21:07

 

Sabato 19 novembre 2016 Palazzo Ducale a Genova ha ospitato
i lavori del Convegno Nazionale CAAI, organizzato dal Gruppo Occidentale.

Il tema del Convegno

AVVENTURA E ALPINISMO – ESPERIENZE A CONFRONTO

è stato sviluppato da una nutrita schiera di relatori qualificati alpinisti, navigatori/alpinisti, speleologi, ciclisti alla ricerca delle radicicomuni dell’avventura che lega le svariate discipline che mettono l’uomo di fronte alle grandimanifestazioni della natura.

Di seguito l’incipit degli interventi, che potete leggere in un sunto più completo scaricando il PDF allegato.

MOTIVAZIONE AVVENTURA

ANDREA GIORDA
introduce nel vivo dell’argomento del convegno, illustrando i tratti della suaavventura in montagna, iniziata circa 45 anni fa e li confronta con quantoaccade oggi. Quello che allora era scontato (alpinismo=avventura) oggi forse non lo è più tanto…

AVVENTURA COME VIAGGIO ISTINTUALE

ALESSANDRO GOGNA
parla del pericolo che la nostra società moderna distrugga e cancelli l’avventura. Si parla già da qualche anno della sicurezza perseguita, quasi imposta e proposta come necessaria in ogni angolo dalla nostra cultura, fin da bambini, sicurezza che diventa incombente e quasi ossessiva…

UN’IDEA DI AVVENTURA

PATRICK GABARROU

sottolinea come l’avventura sia essenzialmente l’esperienza interiore di essere un po’ lontano da tutto e questa sensazione intima, quasi intimistica, si può vivere anche in esperienze tecnicamente non difficili…

AVVENTURA E SICUREZZA, UNA RELAZIONE PROBLEMATICA

MARCO GERI

Traccia un paragone e cerca le analogie tra l’avventura che si vive in montagna e l’avventura delle grandi traversate oceaniche. Di recente una rivista nautica specializzata ha paragonato una grande regata transoceanica alla conquista dell’Everest…

L’AVVENTURA IN PUNTA DI PEDALI

GRAZIA FRANZONI e MARCO BERTA

Grazia e Marco, affermati ciclisti, si collegano materialmente all’alpinismo introducendo una breve panoramica delle salite ai seimila delle Ande con avvicinamento in bicicletta, un modo per avvicinarsi con
più consapevolezza ed entrare in sintonia con la montagna…

LA SPELEOLOGIA, ULTIMA ESPLORAZIONE

SIMONE BAGLIETTO

Andare in grotta è una disciplina molto complessa e faticosa, ma ti da molto. Andare in grotta è forse una delle più profonde esperienza di avventura che si possano vivere oggi…

GIANNI CALCAGNO – STILE AVVENTURA

MARCO SCHENONE

Marco Schenone ricorda la figura del grande alpinista ligure Gianni Calcagno, rievocando con immagini inedite del Tirich Mir (7.705 mt, in territorio pachistano) che Gianni salì con Machetto nel 1975 per ben due volte nel giro di pochi giorni…

ORIZZONTALE-VERTICALE, LA FORZA DELLA DIFFERENZA

MANRICO DELL’AGNOLA

trae spunto dalla traversata della Groenlandia Est/Ovest effettuata nel 2000 con la moglie Antonella Giacomini, con l’esordiente M. Portrandolfo e Giuliano De Marchi per mettere a confronto l’avventura che si vive nelle grandi scalate e quella che si vive in una grande traversata artica…

L’AVVENTURA COME IMPEGNO SOCIALE – GUIDO ROSSA

SABINA ROSSA

Sabina, figlia del socio accademico Guido Rossa ucciso a
Genova nel 1979, traccia un breve ricordo del padre…

 

 

 

 

Giovedì, 17 Novembre 2016 19:08

Ignazio Piussi, alpinista dalla forza leggendaria e dal carattere aspro come le sue montagne, viene raccontato in due articoli comparsi sull'Annuario CAAI a firma di Cirillo Floreanini e Alberto Rampini.

Ignazio Piussi libro

Ignazio Piussi ONLUS

 

 

 

Martedì, 15 Novembre 2016 19:34

 

Roberto Osio, valente alpinista lombardo, fu Presidente del Gruppo dei Ragni e Presidente del Club Alpino Accademico dal 1978 al 1990.

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