La cittadina romagnola di San Leo ha ospitato il Convegno di primavera del Gruppo Orientale sabato e domenica 10/11 giugno.
Sabato si è tenuta l’Assemblea dei soci e il Convegno con il seguente tema: Storia, evoluzione e
sviluppo dell’alpinismo locale anche se lontano dalle grandi pareti.
I relatori Moravio del Gaia, Pierpaolo Mazzotti, Paola Virginia Gigliotti e Samuele Mazzolini hanno messo in evidenza come sia possibile fare dell’alpinismo di alto livello anche in questa area, come sia possibile trapiantare idee e soluzioni praticate nelle Alpi anche su montagne
di modesta altezza e come a volte anche la presenza di un accademico possa essere l’elemento catalizzatore per dar vita a un vero e proprio movimento di alpinisti. Hanno pure evidenziato come sia stato un alpinismo libero e senza rivalità.
Nel corso della riunione sono stati presentati i nuovi ammessi 2017 Heinz Grill e Ivo Maistrello.
Il Gruppo si è poi complimentato con il socio Giuliano Bressan, insignito di recente della medaglia d’oro del CAI.
Durante il weekend i partecipanti hanno potuto arrampicare sulle pareti della zona. Gettonata in particolare la Via Maestri/Alimonta alla Rocca di San Leo, espressione di una figura di alpinista estroso e controverso e monumento storico di un periodo dell’alpinismo che ci sembra oggi ben più lontano dell’effettivo mezzo secolo trascorso dall’apertura. Un’esperienza in ogni caso vissuta con interesse dagli amanti della storia dell’alpinismo.
L'Assemblea dei Delegati del CAI riunita a Napoli il 27/28 maggio 2017 ha deliberato la concessione della medaglia d'oro al socio Accademico GIULIANO BRESSAN.
Il Presidente Generale CAAI Alberto Rampini, nella laudatio tenuta all'Assemblea, ha detto tra l'altro:
Ritengo assolutamente adeguato il riconoscimento che ci apprestiamo a consegnare a Giuliano, come attestato di una vita spesa per la montagna e per il CAI e per una attività che ancora oggi porta avanti. E con grande umanità e rispetto per tutti. E sono forse alla fine questi i valori permanenti più importanti che Giuliano ci ha trasmesso.
Il Presidente VINCENZO TORTI consegna il riconoscimento
Socio CAI da 45 anni, Socio dell’Accademico da 28 anni, istruttore nazionale di alpinismo da 40
anni.
Dal 1983 al 2013, quindi per 31anni, è stato membro della Scuola Centrale di Alpinismo.
Dal 1999 al 2016, quindi per 18 anni, è stato Presidente del Centro Studi Materiali e Tecniche,
del quale, pur non più presidente, è ancora membro attivo.
Salta all’occhio naturalmente la continuità di lunga durata degli incarichi che Giuliano ha via
via assunto nel tempo: un lavoro lungo ed impegnativo, affrontato sempre con il
sorriso sulle labbra.
E’ stato anche volontario del soccorso alpino.
Ma l’impegno principale Giuliano l’ha profuso lavorando nel Laboratorio materiali e alla Torre di Padova, struttura unica in Italia deputata alla sperimentazione e allo studio soprattutto delle prove di
assicurazione e tenuta dinamica delle tecniche e dei materiali. Ma è stato
anche un grande diffusore di conoscenze, portando sempre i risultati degli
studi ai Convegni, alle Scuole e diffondendo così in tutto il mondo alpinistico
le conoscenze più aggiornate sull’efficacia dei sistemi di assicurazione in
arrampicata e su via ferrata.
Sono convinto che non solo Il Centro Studi Materiali e Tecniche, non solo il CAI, non solo il
CAAI, ma anche il mondo alpinistico più in generale non sarebbe oggi al punto
di evoluzione tecnica nel quale si trova senza il lavoro appassionato di Giuliano Bressan e dei suoi collaboratori.
Il Premio Paolo Consiglio è stato assegnato per il 2017 ex-aequo alla spedizione KISHTWAR SHIVLING dei trentini Silvestro e Tomas Franchini, Nicola Binelli e Luca Cornella e alla spedizione RIO TURBIO 2017 dei lombardi Luca Schiera e Paolo Marazzi.
Il Presidente Generale del C AI Vincenzo Torti e il Presidente Generale del CAAI Alberto Rampini hanno consegnato il Premio nel corso dell'Assemblea dei Delegati del CAI il 27 maggio a Napoli.
Due spedizioni molto diverse ma con alcuni importanti punti in comune: composte da giovani alpinisti, spedizioni leggere e a basso impatto ambientale, luoghi selvaggi e poco frequentati, realizzazioni di pregio alpinistico elevato e con l'utilizzo minimo di mezzi tradizionali.
KISHTWAR SHIVLING
Nuova ascensione sul Pilastro est del Kishtwar Shivling (5.780 mt, Kashmir Indiano).
Si tratta di una zona remota che ha comportato 7 giorni di avvicinamento e la
salita ha richiesto un duro bivacco e 22 ore effettive di scalata. La via è
stata aperta senza l’utilizzo di spit e sale sfruttando il punto debole della
parete su terreno perlopiù strapiombante, con un dislivello di 800 metri ed uno
sviluppo di quasi 1000 metri. Difficoltà dichiarate VIII A1 M4+
RIO TURBIO 2017
Obiettivo della spedizione è stata l’esplorazione alpinistica della valle del rio Turbio,situata in Patagonia a circa 150 km a
sud di Bariloche. Si tratta in una valle poco esplorata, dove è riuscita la scalata di una big waal di circa 1000 metri, il Cerro Mariposa.
Salita con mezzi tradizionali, terreno inesplorato e linea da disegnare, un'avventura
completa e totale in angolo sperduto dell'America del Sud. Il rientro in kayak
gonfiabili per 80 km sul torrente fino a El Bolsón completa il quadro per
un'avventura vera tutta vissuta in autonomia.
La motivazione del Riconoscimento recita:
Si ritiene che questi giovani alpinisti, già abbastanza
conosciuti nell’ambiente, con l’esempio di queste spedizioni, possano ispirare altri giovani a vivere l'avventura senza compromessi, in sintonia con uno stile
coniato dai grandi accademici del CAI, valorizzando con il sorriso sulle labbra
un po' scanzonato, tipico dei giovani, quei valori etici e morali del Club Alpino
Accademico, nei quali l'uomo è al centro e con la sua volontà, preparazione,
tenacia e determinazione si spinge fin dove può ai suoi limiti affrontando la
natura selvaggia, accettando i rischi in modo consapevole ma senza compromessi.
Dal 27 luglio al 18 agosto 2017 ogni giovedì a CAVALESE.
Gli Accademici BEPI PELLEGRINON, IVO RABANSER, ALESSANDRO GOGNA E ALESSANDRO BAU si raccontano e raccontano l'alpinismo dolomitico.
Il 10 agosto l'incontro è con PALMA BALDO, che porterà la sua esperienza di "Alpinismo al femminile".
Nell'allegato la locandida della manifestazione.
GUIDO MAGNONE nato a Torino ma vissuto in Francia divenne uno dei più forti alpinisti degli anni Cinquanta. Memorabile la prima salita al Fitz Roy.
Nel 2007 venne nominato socio onorario del CAAI.
Allegato un ricordo di Mauro Penasa (da Annuario CAAI 2012/2013)
http://www.montagna.tv/cms/41848/e-morto-guido-magnone-primo-alpinista-in-cima-al-fitz-roy/
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/una-vita-tra-arte-e-montagna.html
http://www.angeloelli.it/alpinisti/file/Magnone%20Guido.html
Una bella via di notevole sviluppo adatta anche per l’inverno.
Tracciato di sinistra nella foto. A destra Via Re...Spiro delle Streghe (relazione sul sito).
“Cose” di quel genere, quando si comincia a
scalare, si fatica a percepirle. E quel tipo di scalata, che nasce direttamente
dalla ricerca di un’avventura, non necessariamente legata al luogo e
all’altezza della parete, ma solo all’incertezza della riuscita e al non
modificare la roccia, non è per niente facile da capire.
di Samuele Mazzolini
http://www.mountainblog.it/redazionale/mind-games-un-piccolo-gioiello-trad-dalla-sabbia-romagnola/
NIVES MEROI e ROMANO BENET scrivono il loro nome nella storia dell’Alpinismo.
Primati alpinistici ma anche primati umani.
Si legge nel sito di Nives:
Nives e Romano, compagni di vita e di cordata, arrampicano insieme da oltre 20 anni.
Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti ad esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l'aria è rarefatta e, come è solita dire Nives, "dove ogni passo diventa uno sforzo di volontà". Un alpinismo by fair means, con uno stile leggero e pulito: senza l'ausilio di ossigeno supplementare, portatori d'alta quota e campi fissi. Uno stile pulito il loro, un confronto onesto con sè stessi e la montagna.
Aggiungiamo, uno stile prettamente accademico, che onora ancora una volta la loro appartenenza ed onora il CAAI che li annovera tra i propri soci.
Più che di una impresa si tratta del coronamento di un percorso di vita.
La stampa ed i siti specializzati danno ampio risalto a questo evento e ne confermano in modo unanime la portata. Ma anche la stampa generalista ne scrive diffusamente e questo ci dà il senso della coralità con la quale l’evento viene seguito, sicuramente anche per aspetti che vanno al di là di quello alpinistico.
Di seguito il link ad alcuni degli articoli più significativi. Vogliamo ancora porre l’accento sulla profonda umanità che emerge da questa storia, con la rinuncia di Nives alla corsa per la prima femminile dei 14 Ottomila nel 2009 per seguire Romano nella sua malattia e la ripresa nel 2012, di nuovo assieme, con grande coraggio del percorso interrotto, fino alla quattordicesima vetta (Annapurna, 11 maggio 2017).
Siete veramente grandi.
Il forte alpinista lombardo in un ricordo tratto dall’Annuario CAAI nr. 82 del 1983 e in un articolo pubblicato nel 2015 su GOGNABLOG, per gentile concessione.
Spedizione Alpinistica nel Pamir Alai
Karavshin – Valle di Kara Su
Small Asan (3900 m) Parete Ovest
Componenti:
Gianni Ghiglione (Sezione C.A.A.I.)
Marina Giordano Sezione di Novi Ligure
Roberto Romano Sezione di Novi Ligure
Gianfranco Patrucco Sezione di Novi Ligure
Montagna: Small Asan (3900 m)
Parete: Ovest
Quarto Torrione di Mondeval parete Sud
Via “L’uomo volante”
Dedicata a Dario Zanon BASE Jumper padovano caduto sulle montagne di Chamonix
PRIMI SALITORI:Francesco Leardi C.A.A.I.Gruppo orientale
Valerio Ranzato C.A.I.Camposampiero il 29/10/2016
Relazione completa nel file allegato.
un modesto riconoscimento all’Accademico Spiro Dalla Porta Xydias scomparso nel Gennaio del 2017
Francesco Leardi C.A.A.I. Gruppo Orientale
Francesco Moscato C.A.I. Padova
Giacomo Bergamin C.A.I. Cittadella
Valerio Ranzato C.A.I. Camposampiero
L’ itinerario attacca sulla perpendicolare della vertiginosa parete leggermente a sinistra di una spalla erbosa e segue la colata nera che si insinua tra grandi strapiombi gialli.
La relazione completa nel file allegato.