Nel corso dell’Assemblea dei Delegati CAI a Trieste sabato 26 maggio ha avuto luogo la cerimonia di premiazione dei candidati
al conferimento del Premio Paolo Consiglio 2018.
Matteo della Bordella e David Bacci
Il riconoscimento è attribuito ogni anno dal CAI ad una o più spedizioni extraeuropee.
L’individuazione e la proposta delle candidature è demandata alla Sezione Nazionale CAAI.
A seguito della modifica del Regolamento del Premio del 2016, il riconoscimento viene attribuito a spedizioni a prevalente composizione giovanile.
Quest’anno si è ritenuto di premiare ex aequo due spedizioni, tra loro molto diverse, ma accomunate da più elementi: formate da giovani,
spedizioni leggere e quindi a basso impatto ambientale, autogestite, con spiccato carattere di avventura ed esplorazione, oltre a contenuto tecnico rilevante.
SPEDIZIONE PATAGONIA 2018 CERRO RISO PATRON
Composta da Matteo della Bordella e Silvan Schüpbach, due alpinisti entrambi giovani ma di già ottima esperienza. Riconoscimento assegnato “a progetto”, in esecuzione al momento della delibera di proposta. La spedizione ha raggiunto l’obiettivo prefissato, la prima salita lungo una grandiosa via di ghiaccio della Cima Sud del Cerro Riso Patron, una delle montagne più remote ed isolate della Patagonia. La spedizione ha operato “by fair means” con lungo avvicinamento a piedi e oltre 100 Km in kayak.
SPEDIZIONE ALASKA 2017
Composta dai giovani Luca Moroni e David Bacci per la ripetizione della Diretta Slovacca al Denali. Aperta dai fortissimi slovacchi Blajez Adam, Tono Krizo e Franticek Korl nel 1984, la via supera con 2800 m di dislivello e più di 3000 m di arrampicata l’enorme parete sud e conta oggi, dopo oltre trent’anni, solo sette ripetizioni.
Si tratta di un itinerario di estremo impegno ambientale, tecnico ed alpinistico sulla montagna più alta del Nord America, percorso in cinque giorni da Moroni e Bacci.
Un’impresa alpinistica di grande valore, che ha avuto sui media risalto molto inferiore ad altre salite, magari prime e molto sponsorizzate, ma sicuramente inferiori come ingaggio e come avventura. Uno spunto anche di riflessione sul rapporto tra alpinismo e media.
http://www.mountlive.com/bacci-e-moroni-prima-ripetizione-italiana-del-denali-via-degli-slovacchi/
CONCLUSIONI E MOTIVAZIONI
Due esempi diversi e complementari di sviluppare un’avventura piena, ancora possibile sia come scoperta di nuovi itinerari sia come ripetizione di salite che rimangono di elevatissimo ingaggio per chiunque vi si voglia cimentare. Avventure complete, concepite ed attuate in autonomia da giovani alpinisti italiani e da pubblicizzare come stimolo ed esempio per un recupero dei giovani al grande alpinismo di avventura, dove la difficoltà tecnica è solo una delle componenti e si accompagna necessariamente a doti personali importanti come la progettualità, l’impegno, la capacità di valutare le proprie potenzialità e il coraggio di esprimerle al massimo.