Gli accademici Samuele Mazzolini e Francesco Piacenza raccontano una delle tante salite strappate al lavoro e alla famiglia in un ritaglio di tempo.
Grande passione, determinazione e preparazione tecnica alla base di tutto. Come sempre, nel puro spirito accademico di chi scala nel tempo libero.
Vedi la via a questo link:
Relazione Tecnica:
Ore 15:00 di un sabato di Luglio, autostrada bloccata. Decidiamo di uscire ad Affi, prenderci una birra e valutare quale parete scalare in alternativa a quella che avevamo in mente, tanto ormai è troppo tardi per andare dove volevamo.
Succede spesso così quando abiti rispettivamente a Forlì ed Ancona e hai 2gg contati per andare in Dolomiti. Uno slalom tra lavoro, famiglia, traffico e tempo bello, che tengo in piedi ormai da diversi anni, grazie anche all'amicizia fraterna che mi lega con Francesco Piacenza.
Dopo un paio di birre, forse non più lucidissimi, non notiamo i 1200m di dislivello per raggiungere il Rifugio Pradidali e decidiamo per "SKYLUKE FOR ALEX", alla Torre Gialla di Cima Canali. Non abbiamo mai fatto una via di Scarian e l'idea ci piace.
Alle 18,30 arriviamo al Cant del Gal e realizziamo la "sgroppata" che ci aspetta. L'immensa parete del Sass Maor ci tiene compagnia mentre camminiamo e il tempo passa ricordando i bei momenti passati su quelle placche compatte qualche anno addietro.
L'indomani perdiamo un po' di tempo per raggiungere la parete: il canale di attacco è zeppo di neve e ci obbliga a qualche passaggio delicato avendo con noi solo le scarpette da ginnastica.
La via è impegnativa, ce lo aspettavamo, ma la roccia delude non poco le nostre aspettative. Eravamo convinti fosse ottima, ma in realtà diversi tratti richiedono attenzione nella scalata se non si vuole fare dei ritorni volanti all'ultimo fix, a causa di qualche tacca che salta via.
Tutto procede comunque bene e rientrati al Pradidali siamo solo a metà dell'avventura: dobbiamo scendere in valle, prendere la macchina e rientrare a Forlì, perchè lunedì si lavora.
Arriviamo di notte e Francesco come d'abitudine si ferma da me, riposa qualche ora e la mattina seguente, dopo un rigoroso "pasta e capuccino", riparte per Ancona.
Il lunedì è sempre il tiro più duro della via ma portiamo il culo in sosta anche stavolta...tanto di sera buonanotte a tutti, si dorme.