Samuele Mazzolini ci propone tre itinerari di buon ingaggio e di sicura soddisfazione, corredati degli schizzi e delle relazioni aggiornate.
Molte altre relazioni, redatte sempre con la sua solita precisione e competenza, sul sito personale di Samuele Mazzolini.
Via MENHIR al Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc
Il pilastro di Mezzo al Sass dla Crusc è un simbolo, il luogo dove si è compiuto un passo avanti nella scalata libera. La via di Nicola Tondini e Ingo Irsara segue la tradizione di questa parete, arrampicata libera psicologicamente e tecnicamente impegnativa con protezioni tradizionali. Un altro piccolo gioiello che si va a sommare agli altri di questa fantastica parete, dove non mi stanco mai di tornare.
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Via ISO2000 alla Cima Grande di Lavaredo
Se la “Comici” è affollata questa via è sicuramente una bellissima alternativa. Gli apritori (Kurt Astner e Kurt Brugger) poi non sono certo due sconosciuti e la roccia è bella. Una bella scalata di resistenza e di sicura soddisfazione, che porta in cima ad una montagna simbolo delle Dolomiti e non solo. Gioia e bellezza, questo il ricordo di una delle tante giornate passate a scalare con Francesco Piacenza.
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Via ALL’OCCHIO BACCHINI alle Torri di Monzone (Alpi Apuane)
Sono fermamente convinto che per fare alpinismo non siano obbligatori i friends, e per fare arrampicata sportiva i fix. Chiunque salga questa bellissima via di Vigiani può fare suo questo concetto: l’esposizione non dipende dal mezzo ma da come si usa. Insomma, un piccolo capolavoro che merita di essere conosciuto e imitato, e che permette di scoprire un angolo incantato delle Apuane.
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