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Club Alpino Accademico Italiano

Il BIVACCO GANDOLFO diventa BIVACCO CAMPIA-GANDOLFO

Mercoledì, 21 Agosto 2024 21:32

64 DSC01454 foto F.Scotto
Con una cerimonia seguita da decine di appassionati di montagna, il 13 agosto la struttura, di proprietà del Club Alpino Accademico Italiano, è stata ufficialmente intitolata anche a Matteo Campia, forte alpinista cuneese che ne promosse la costruzione a ricordo di Niculin Gandolfo, suo compagno di cordata e altro nome famoso dell’alpinismo cuneese, scomparso nel 1961. Come ha ricordato Fulvio Scotto, Presidente del Gruppo Occidentale del CAAI, si è voluto ricostituire idealmente la cordata che per una ventina di anni, tra la metà degli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta, praticò assiduamente su queste montagne un alpinismo di esplorazione e di avventura con autentico spirito accademico. Il Bivacco, già inaugurato nel 1970 e che si chiamerà da ora BIVACCO CAMPIA-GANDOLFO, si trova in uno degli angoli più belli delle Alpi Marittime, a 1847 metri di quota nel Vallone del Dragonet, in Alta Valle Gesso. Il bivacco, ovviamente incustodito ma sempre aperto, è fornito di fornello a gas, brandine con materasso e coperte. La struttura è punto d'appoggio per diverse salite alpinistiche, relazionate in una breve dispensa preparata per l'occasione dal CAAI 8 (scarica qui Prima parteSeconda parte - Terza parte)

Dopo la posa di una targa ricordo sul bivacco, con l’intervento del Vescovo di Pinerolo, Monsignor Derio Olivero, appassionato alpinista, l’evento è proseguito a valle a Sant’Anna di Valdieri con la partecipazione di figure di spicco dell’alpinismo cuneese, dei rappresentanti del Parco delle Alpi Marittime e del Comune di Valdieri, nonché Giorgio Campia, figlio di Matteo Campia. Presente una rappresentanza del CAAI composta dal Comitato di Presidenza del Gruppo Occidentale e dal past president Corradino Rabbi.

Ottimizzazione e grafica A. Rampini 

 

targa Bivacco Campia Gandolfo

 

53 IMG 20240813 WA0029 foto U.ValocchiGiorgio Campia scopre la targa che testimonia della intitolazione del bivacco a suo padre Matteo Campia e al suo compagno di cordata Niculin Gandolfo - Ph U.Valocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

60 IMG 20240814 WA0035 foto M.CastagniUn momento della cerimonia - Ph M.Castagni

Inaugurato nel 1970, il bivacco è stato oggetto di periodiche manutenzioni, l’ultima delle quali recentissima coordinata da Anselmo Giolitti. Anche il sentiero di accesso, lungo e con un paio di passaggi attrezzati con corda fissa, viene regolarmente tenuto accessibile grazie al lavoro di tanti: dall'Aib di Borgo San Dalmazzo, ai volontari, al Soccorso Alpino, agli operai forestali della Regione Piemonte e della squadra tecnica delle Aree Protette delle Alpi Marittime.

Un ringraziamento particolare va quindi a loro e alle tante altre persone che nel tempo si sono occupate e si occupano del mantenimento della struttura e del percorso di accesso.

In occasione della re-intitolazione, il CAAI, ha diffuso una breve monografia sulle principali possibilità di alpinismo d’avventura nel selvaggio Vallone del Dragonet, per le quali il rinnovato Bivacco “Matteo Campia-Niculin Gandolfo” serve da base di appoggio.

01 IMG 4710 foto A.SanteusanioLa rappresentanza del CAAI, con al centro Monsignor Derio Olivero e alla sua sin. Giorgio Campia. Da sin. Francesco Drocco Aspirante CAAI, Sergio Calvi in rappresentanza delle Guide Alpine, Umberto Valocchi, Fulvio Scotto e a destra Anselmo Giolitti - Ph A.Santeusanio

                                Da sin Giorgio Campia, figlio di Matteo, Antonio Santeusanio e Fulvio Scotto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

04 DSC01500 foto F.ScottoLa testata del Vallone del Dragonet nel controluce pomeridiano, dal sentiero di accesso - Ph F.Scotto

02 DSC01439 foto F.ScottoAl centro il Vallone del Dragonet con illuminata dal sole la parete Nord Est della Cima del Dragonet con a sin, in ombra, l’aguzza Guglia del Dragonet e la parete Nord dell’Asta Soprana - Ph F.Scotto

10 DSC01497 foto F.ScottoLungo il sentiero del Vallone del Dragonet - Ph F.Scotto

15 DSC01466 foto F.ScottoUn momento della manifestazione al Bivacco Campia-Gandolfo - Ph F.Scotto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

041 DragonetMagia del Vallone del Dragonet

71 DSCF1832 foto N.Villani

48 IMG 20240813 WA0009 foto U.ValocchiSalita lungo il sentiero del Vallone del Dragonet - Ph U.Valocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

45 DSC01448 foto F.ScottoNell'ultimo tratto del sentiero verso il Bivacco Campia-Gandolfo, sullo sfondo il Monte Matto - Ph F.Scotto

35 DSC01415 foto F.ScottoMomenti di salita lungo il sentiero del Vallone del Dragonet - Ph F.Scotto

volontari squadra AIB Borgo S.Dalmazzo puliz sentieroVolontari della squadra AIB Borgo S.Dalmazzo, impegnati nella pulizia del sentiero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                               Monsignor Derio Olivero interviene alla cerimonia dell'intitolazione

                               Lungo il sentiero del Vallone del Dragonet, sullo sfondo il Monte Matto

Alcune foto storiche

Vallone del Dragonet invernale foto F.ScottoVallone del Dragonet invernale - Ph F.Scotto

Vallone Dragonet a primaveraVallone del Dragonet a primavera

072 1 invern parete N Asta Soprana foto F.Scotto21 febbraio 1988, prima invernale della via Campia-Gandolfo-Nervo alla Parete Nord dell'Asta Soprana - Ph F.Scotto

Asta Sott 1 ripet via LEco del Drago foto G.CanuAsta Sottana - Prima ripetizione della via L'Eco del Drago- Ph G.Canu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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