Diventa ufficialmente socio onorario del CAI Pierluigi “Gino” Airoldi, ballabiese classe 1931, Accademico del CAI e socio storico del gruppo dei Ragni di Lecco.
All’età di 92 anni aggiunge al suo già ricco palmares anche il massimo riconoscimento del Club Alpino Italiano. Ricordiamo che Pierluigi è anche Cavaliere della Repubblica e membro del Club Haute Montagne.
Per decenni ha fatto parte della squadra del Soccorso Alpino di Lecco.
L’Assemblea dei Delegati, massimo organo del CAI, nella sua riunione del 20 maggio 2023 a Biella, ha voluto nominare “Luigino” “socio onorario” con la seguente motivazione:
“A Pier Luigi Airoldi massimo esempio di alpinista non professionista che ha portato con inesauribile curiosità esplorativa e gioiosa leggerezza gli ideali del Club Alpino Italiano sulle più remote montagne del pianeta, senza mai far venir meno la trasmissione della propria esperienza a generazioni di giovani alpinisti”.
Difficile sintetizzare in poche righe i punti salienti di una vita avventurosa come quella di Airoldi.
Al di là dell’intensa attività sulle Alpi, con infinite ripetizioni e l’apertura di una cinquantina di vie nuove soprattutto negli anni ‘50/’60, la parte più interessante della vita alpinistica di Luigino sono le spedizioni extraeuropee. La prima a cui partecipa è la “Spedizione Città di Lecco” guidata da Riccardo Cassin e che porta alla prima salita della Parete Sud del Monte McKinley in Alaska nel 1961. Dopo questa, partecipa ad almeno una quarantina di spedizioni in giro per il mondo, di cui le più significative sono quella in Groenlandia nel ’66, quella in Alaska nel ’70, quella in Antartide nel ‘70/71, quella in Afganistan nel ’74 (Hindukush); altre lo hanno portato in Venezuela, Perù, Terra del Fuoco, Patagonia, Terra di Baffin, Asia e Africa.
E’ stato anche viaggiatore in deserti e terre remote, come l’Antartide, raggiunta con una barca a vela nel 1970 ed esplorata a lungo.
Il Club Alpino Accademico Italiano di complimenta con Luigino Airoldi, che va ad aggiungersi agli altri Accademici già insigniti del prestigioso riconoscimento di Socio Onorario del CAI.
A cura di A. Rampini