CAAI

Club Alpino Accademico Italiano

6-7 giu 2014 - Gruppo Orientale - Assemblea di primavera di CIMOLAIS

Giovedì, 22 Ottobre 2015 21:17

VERBALE DEL CONVEGNO

Presenti (n° 28):

Giacomo Albiero, Alessandro Angelini, Sergio Antoniazzi, Marino Babudri, Luca Baruffini, Orietta Bonaldo, Giuliano Bressan, Claudio Carratù, Arturo Castagna, Carlo Claus, Nino Corsi, Edoardo Covi, Giorgio Espen, Armando Galvani, Gianni Gianeselli, Francesco Lamo, Francesco Leardi, Omero Manfreda, Sergio Martini, Giangiacomo Mazzenga, Emanuele Menegardi, Mauro Moretto, Cristiano Pastorello, Alcide Prati, Pietro Radin, Roberto Rossin, Artiella Sain, Ermanno Zanetti.

Assenti giustificati(n° 21):

Tranquillo Balasso, Giuseppe Ballico, Carlo Barbolini, Flavio Busato, Francesco Cappellari, Spiro Dalla Porta Xidias, Piero Fina, Mauro Florit, Piergiorgio Franzina, Manrico Dell’Agnola, Antonio Gnoato, Fabrizio Miori, Alberto Rampini, Roberto Simonetti, Bepi Pellegrinon, Mario Tranquillini, Roberto Valenti, Stefano Zaleri, Carlo Zanantoni.

 Soci “Gruppo Orientale” n° 123

La riunione ha inizio alle ore 15.05.

Il Presidente di Gruppo Castagna apre la riunione con il saluto di benvenuto a tutti i soci intervenuti e con i ringraziamenti alla comunità ospitante e ai rappresentanti presenti alla riunione:

  • Il Sig. Luciano Pezzin, Presidente dell’Ente Parco Dolomiti Friulane, che mette a disposizione la sede di Cimolais;
  • Il Sig. Alleris Pizzut, Presidente della Sez. CAI di Pordenone;
  • Il Sindaco di Cimolais Sig. Fabio Borsatti;
  • Il Presidente della Sezione CAI di Cimolais Francesco Lorenzi;
  • Luca Visentin, editore;
  • Giancarlo Del Zotto, relatore;
  • Fabio Masciadri, Accademico del Gruppo Centrale, nonché compagno di cordata di G. Del Zotto;
  • Stanislav Gilic, profondo conoscitore delle Dolomiti Friulane e compagno di cordata di Del Zotto;
  • Pietro prof. Enrico di Prampero, fondatore della Scuola di Alpinismo Val Montanaia e compagno di cordata di Del Zotto;
  • Giacomo Giordani, membro della locale stazione del CNSAS e compagno di cordata del socio Claudio Carratù;
  • Claudio Carratù, nostro socio che si è fatto carico dell’organizzazione e relatore.

Castagna passa la parola al presidente Pezzin dell’Ente Parco, il quale espone alcuni dati geografici e storici sull’area protetta: Pezzin Luciano ricorda che il Parco, nato nel 1996 con la finalità di conservazione e sviluppo del territorio delle Dolomiti Friulane, vive un momento di difficoltà dovuto alla riduzione dei trasferimenti regionali nonostante le entrate proprie siano, unico tra i parchi italiani, ancora consistenti. Di fatto la situazione venutasi a creare con il taglio dei fondi regionali impone una drastica riduzione delle ore dedicate alla manutenzione dei luoghi e dei sentieri, che viene garantita solo per quelli più facili e di maggiore frequentazione. Pezzin ricorda ancora che l’area del parco è entrata nei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Prende, quindi, la parola il Sig. Alleris Pizzut Presidente del CAI Pordenone, che porta il saluto della sezione e augura a tutti i soci un buon soggiorno e un buon lavoro.

Segue il saluto del Sindaco di Cimolais Fabio Borsatti, che ricorda ai presenti le caratteristiche della comunità locale che nonostante le esigue dimensioni si dimostra sempre molto attiva nella salvaguardia del territorio.

Da ultimo parla il Presidente della Sezione CAI locale Francesco Lorenzi, che porta il saluto della sezione e augura un buon soggiorno e buon lavoro ai soci presenti.

 Il Presidente di Gruppo Castagna presenta i tre nuovi soci del Gruppo ammessi nell’anno in corso.

  • Giuseppe Ballico (Venezia), assente giustificato alla riunione;
  • Samuele Mazzolini (Cesena), assente giustificato alla riunione;
  • Ermanno Zanetti (Trento), presente alla riunione, parla brevemente della sua attività e del suo approccio alla montagna.

Viene presentato anche il socio Francesco Lamo, ammesso al sodalizio nel 2013, assente alla riunione dell’anno passato. Lamo prende la parola e si presenta brevemente, parlando della sua attività e ringraziando i presentatori.

 Castagna ricorda gli anniversari dei soci:

  • 20° anniversario per i soci Mauro Moretto, Marino Babudri e Roberto Alloi;
  • 25° anniversario per Marco Geri, Richard Goedeke, Luca Grazzini, Dario Sebastiani Massimo

Marcheggiani, Stefano Righetti e Dario Sebastiani;

  • 30° anniversario per  Valentini Chini, Mariano Frizzera, e Luciano Valentini;
  • 40° anniversario per Francesco Cravino.

Il Presidente chiede quindi un minuto di silenzio in ricordo dei soci scomparsi nell’anno in corso:

  • Piero Villaggio;
  • Walter Mejak;
  • Gianluigi Quarti Trevano.

Comunicazioni della Presidenza

  • Castagna legge i nomi dei soci assenti che hanno presentato giustificazione.
  • Progetto Wakhi (corso di alpinismo organizzato in Pakistan da CAAI e Mountain Wilderness): il corso si è concluso e i soci che hanno partecipato (Carlo Barbolini e Francesco Cappellari) sono sulla via del ritorno;
  • Concorso Clean Climbing, organizzato da Mountain Wilderness e CAAI: la premiazione si è tenuta il 27 Aprile in concomitanza con il FilmFestival di Trento. Sono stati premiati Stefano Michelazzi per le vie in montagna e i F.lli Franchini per la falesia. Ha ricevuto una menzione speciale Alessandro Beber per la via Colonne d’Ercole in Civetta.
  • Annuario: Castagna riferisce ai soci che l’annuario non uscirà nel 2014 per mancanza di materiale, e che probabilmente sarà edito un annuario 2014-2015 come già successo in passato. Castagna sollecita i soci a fornire materiale da pubblicare nell’annuario e anche sulla rivista “Le Alpi Venete” a Leardi, coordinatore del gruppo.
  • Convegno Nazionale 2014. L’organizzazione del Convegno Nazionale CAAI spetta al nostro gruppo, che ha individuato la sede in Caprino Veronese (presumibilmente prima settimana di ottobre) e il tema del convegno sarà: “la Libertà in alpinismo”. Si stanno contattando i relatori ufficiali che saranno alcuni membri dell’Osservatorio per la Libertà in Montagna (Carlo Zanantoni, Alessandro Gogna e l’Avv. Bonardi), struttura di cui il CAI si è dotata per monitorare il rispetto delle libertà fondamentali dell’individuo in ambito alpinistico / escursionistico. Saranno inoltre invitati a relazionare il presidente della Sezione CAI di Bologna, magistrato molto attivo nel campo, Luca Calzolari della rivista “Montagne 360”, un docente universitario di Filosofia attivo nel campo e si proverà ad invitare anche il Procuratore Guariniello (come interlocutore).

Castagna chiede supporto a tutti i soci sia per l’organizzazione dell’evento, sia per la gestione della logistica durante lo svolgimento dello stesso.

Castagna anticipa inoltre che, a seguito della proposta emersa in Consiglio Generale a valle della riunione di Gruppo del CAAI Centrale, il Convegno Nazionale potrebbe anche avere la forma di Assemblea Generale dei Soci per riproporre la modifica dell’articolo 19 dello statuto CAAI, che impone il decadimento della qualifica di socio accademico a coloro che conseguano il titolo di Guida Alpina.

Interviene su richiesta il socio CAAI Centrale Fabio Masciadri che relaziona su quanto discusso nella loro riunione di gruppo. Masciadri riporta la nuova posizione assunta dalla maggioranza dei soci CAAI Centrale, che hanno preso coscienza delle tendenze attuali che portano molti giovani appassionati di montagna e alpinismo (e tra questi anche alcuni soci CAAI tra i più attivi)  a vedere l’attività di Guida come un passo necessario per poter coltivare la loro passione ad alti livelli. Di conseguenza per poter continuare ad essere rappresentativi bisogna accettare il cambiamento e modificare lo statuto almeno per l’articolo 19, come primo passo. Su richiesta di chiarimenti in merito, Castagna puntualizza il senso della proposta, che riguarderebbe per il momento solo l’articolo 19 e non una più ampia apertura a tutte le Guide Alpine.

  • Bivacco dal Bianco a Passo Ombretta. Castagna riferisce all’assemblea della situazione del bivacco che necessita di lavori di manutenzione e consolidamento della base. Per il consolidamento, da effettuare tramite gettata di cemento, serve una concessione edilizia, ma c’è in corso un conflitto di competenze in quanto il Comune di Rocca Pietore, la cui sezione CAI ha sempre partecipato in prima persona alla gestione, sostiene che il bivacco è in territorio veneto mentre la Provincia di Trento sostiene che a seguito della rideterminazione del confine avvenuta nel 2010 il bivacco adesso è nel comune di Pozza di Fassa. CAAI ha deciso in CG di presentare due pratiche edilizie a entrambi i comuni.

Francesco Leardi interviene per sollecitare i soci a proporre articoli sia per l’annuario sia per la rivista “Le  Alpi Venete”, ricordando che se gli scritti non sono perfetti è comunque possibile intervenire prima della pubblicazione, per migliorarli. La responsabile editoriale della rivista LAV, Silvana Rovis, presente in sala, prende la parola e ricorda che alcuni contributi di membri CAAI Orientale sono già in pubblicazione nei prossimi numeri della rivista. Silvana Rovis ricorda anche che il CAAI ha sempre contribuito in maniera sostanziale alla rivista con interventi di alto profilo tecnico, tra cui quelli di G. Bressan sugli argomenti legati ai materiali e alla catena di sicurezza.

 Prende quindi la parola Francesco Lamo, su richiesta del Presidente Castagna, per relazionare brevemente sulla riunione della Fondazione Berti, che ci invita regolarmente alle sue assemblee.

  • Interviene il segretario Luca Baruffini per fare il punto sulla situazione finanziaria del Gruppo, che al         momento non ha particolari criticità e garantisce un buon margine per l’organizzazione del             Convegno Nazionale. Baruffini richiama i soci presenti a effettuare il tesseramento annuale a CAAI e       non alle sezioni territoriali, nei limiti del possibile, compatibilmente con le cariche occupate dai soci           nelle loro sezioni di origine e anche se questo è formalmente consentito dal regolamento, in quanto       è solo il tesseramento che fornisce al gruppo le risorse economiche per svolgere le proprie attività.

Castagna ribadisce l’importanza di tesserarsi a CAAI, anche alla luce del percorso svolto da ogni

socio per accedere al sodalizio, che perde di  significato se poi il socio mantiene il tesseramento

nella sezione di origine.

Si passa quindi al Convegno sul Tema “Le Dolomiti del Silenzio”, suggerito dal socio Claudio Carratù e dal relatore Del Zotto.

Castagna presenta l’Avv. Giancarlo Del Zotto all’assemblea dei soci.

Del Zotto prende la parola e saluta i presenti e la comunità locale. Nel suo intervento ripercorre la storia delle esplorazioni delle Dolomiti Friulane dagli albori fino al periodo anni ‘50-60, che coincide con la salita di gran parte degli itinerari classici a opera di Herberg e Altamura prima, seguiti poi dallo stesso Del Zotto, Stanislav Gilic e Pietri Enrico di Prampero.

Al termine della relazione di Del Zotto, Castagna ricorda che Spiro Dalla Porta Xidias, assente per altri impegni con il GISM, ha fatto pervenire uno scritto “Campanile di Val Montanaia montagna simbolo” che viene letto da Francesco Leardi.

Dopo la lettura dello scritto di Spiro, Castagna chiama Claudio Carratù e Giacomo Giordani a presentare alla platea, attraverso anche la proiezione di foto, gli itinerari alpinistici recenti più significativi delle Dolomiti Friulane. Giordani si sofferma sui nodi Col Nudo, Duranno / Cima dei Preti e Cima di Vieres, mentre Carratù illustra nel dettaglio le vie più interessanti del Gruppo dei Monfalconi.

Al termine delle relazioni, il Presidente Castagna omaggia con l’Annuario gli invitati (P.E. di  Prampero, Stanislav Gilic e Luca Visentin) e ai relatori intervenuti.

Dopo una interruzione per un aperitivo, la riunione riprende alle ore 18.15 con un dibattito sul tema.  Intervengono:

  • Fabio Masciadri che ricorda l’esplorazione del Gruppo del Pramaggiore, a integrazione della relazione di Del Zotto, citando la ripetizione di una quasi sconosciuta via di Hans Duelfer;
  • Armando Galvani riferisce un aneddoto personale durante un’escursione nelle Dolomiti Friulane;
  • Interviene Baruffini chiedendo al relatore Del Zotto se c’è un motivo per cui l’esplorazione delle Dolomiti Friulane è stata ritardata di 40-50 anni rispetto a quella delle Dolomiti Cadorine che pure distano pochi chilometri. Del Zotto risponde che queste montagne hanno sempre avuto una scarsa frequentazione per via dell’isolamento e della carenza di notizie. Si sviluppa un breve dibattito, con interventi di altri soci, sul tema se sia preferibile che gli angoli selvaggi restino tali oppure se per le comunità locali sia auspicabile una maggiore frequentazione in chiave alpinistica ed escursionistica, e come la costituzione dei parchi possa favorire uno sviluppo turistico consapevole e sostenibile.

Gli interventi successivi spostano poi l’attenzione su uno dei temi più discussi negli ultimi anni, ovvero la scarsa propensione dei giovani ad uscire dagli itinerari o luoghi più frequentati per cercare l’avventura in zone selvagge.

  • Orietta Bonaldo sostiene che quello che conta per i giovani è la competizione e il riconoscimento, che possono ottenere solo misurandosi con itinerari conosciuti da tutti.
  • Ermanno Zanetti afferma che i giovani in tutte le attività “fanno gruppo” (ad esempio nel boulder) e hanno paura della solitudine e del silenzio perché ti mettono di fronte alle incertezze e ti obbligano a trovare dentro te stesso la convinzione per superare le difficoltà.
  • Edoardo Covi conferma che è vero che i giovani tendono a fare gruppo concentrandosi in attività sportive ma invita a considerare che la diversificazione degli approcci alla montagna è comunque una ricchezza e che l’importante è che questa diversificazione rimanga, che non si vada verso una massificazione e che ognuno sia libero di trovare la sua dimensione nelle attività che predilige;
  • Pastorello esprime che anche le attività “sportive” come per esempio il boulder possano essere in qualche modo avventura. In queste attività si parla “solitudine” e “silenzio” interiori come introspezione, condizione necessaria per raggiungere quello stato di concentrazione che ti permette di riuscire dove in precedenza si ha sempre fallito. Se uno ha questo approccio introspettivo anche alle attività sportive, prima o poi scatta la molla che lo spinge a cercare qualcosa di diverso.

Gli ultimi interventi sono di Francesco Lamo e Castagna.

  • Lamo racconta della giornata vissuta con Pastorello sulla via Corona – Carratù alla Ovest del Campanile di Val Montanaia e di come Pastorello a un certo punto della discesa si sia allontanato “per il bisogno di stare un momento da solo”.
  • Castagna riferisce invece di una conversazione con Silvio Campagnola che sosteneva che nell’ambiente veronese il cambiamento dall’ottica alpinistica a quella della falesia fosse avvenuto in coincidenza dell’attrezzatura delle calate in moulinette a Stallavena, che di fatto avevano soppresso anche quella breve camminata per tornare alla base, durante la quale i compagni di cordata si parlavano scambiando le impressioni.

Esaurito il tema del dibattito, alcuni soci intervengono per chiedere spiegazioni.

  • Nino Corsi e Mazzenga chiedono delucidazioni sul tesseramento CAAI / sezioni territoriali e sulla mancanza di reciprocità nel trattamento dei soci (regime di contestualità) .
  • Menegardi si lamenta dell’impostazione della rivista ”Montagna 360” che non tratta più di alpinismo se non in maniera saltuaria, chiedendo venga discussa al prossimo convegno nazionale per chiedere al CAI una inversione di tendenza.
  • Covi afferma che si tratta di una scelta editoriale dovuta alla decisione di ampliare il numero degli argomenti per vendere la rivista in edicola. Menegardi afferma di aver proposto articoli alla rivista da parecchio tempo e questi non sono stati pubblicati.
  • Mazzenga chiede perché non li abbia proposti all’Annuario Accademico.

Ultima domanda di Castagna a Carratù, relativa alla nota querelle della salita di Severino Casara agli strapiombi nord del Campanile di Val Montanaia. Carratù risponde che Casara è sicuramente passato e che in seguito è stato montato un caso mediatico nel quale Casara, amareggiato dalle accuse, si sia volutamente ritirato dalla polemica dando campo libero ai suoi detrattori.

Alle ore 19.00 il Presidente di Gruppo Castagna dichiara chiusa la riunione e i soci si trasferiscono al Rifugio Pordenone in Val Cimoliana per la cena sociale.

Minerbe, 19 giugno 2014  

 Il Segretario                                                                             Il Presidente

 Luca Baruffini                                                                         Arturo Castagna

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